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Esplor/Azioni 2009   PDF  Stampa  E-mail 


NAPOLEONE E L’ITALIA

di Giorgio e Maria Stella Ruffolo

Con Manuela Kustermann, Francesco Colella, Fabio Mascagni, Edoardo Sylos Labini,

e in scena, nelle vesti del narratore,

Corrado Augias


Museo Napoleonico - via  Zanardelli 1, 00186 Roma 

mercoledì 22 e giovedì 23 luglio 2009, alle ore 21


Giorgio Ruffolo ha fatto un regalo all’associazione culturale Esplor/Azioni: con sua moglie Maria Stella ha scritto un  testo su Napoleone e l’Italia, nel quale quattro personaggi di primo piano, Talleyrand, Murat, Napoleone e Paolina Borghese si incontrano ai nostri giorni e con molto garbo se ne dicono di cotte e di crude.

Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, principe di Benevento, è l’astuto diplomatico uscito indenne dalla caduta di Luigi XVI e dalla rivoluzione francese, che diventa ministro di Napoleone dal quale sarà pronto a prendere le distanze appena ne intuirà l’imminente rovina: e riuscirà a salvarsi anche questa volta diventando ambasciatore a Londra con il successivo re Luigi XVIII.

Gioacchino Murat non poteva certo andare d’accordo con il raffinato e scaltro Talleyrand: figlio di un albergatore di provincia, è protagonista di una rapida ascesa sociale come spesso è possibile in tempi avventurosi: prima nell’esercito, fino a diventare maresciallo dell’Impero, fu poi nominato granduca di Clèves, sposò la sorella di Napoleone, Carolina, e divenne re di Napoli. Finisce però, a differenza di Talleyrand, davanti al plotone d’esecuzione alla caduta dell’imperatore.

Di Napoleone sappiamo quasi tutto: qui, quando entra in scena durante uno degli alterchi tra Talleyrand e Murat, decreta: “La verità è che voi, tutti e due, ne avete fatte di tutti i colori”.

Paolina, la sorella preferita di Napoleone, era più attratta dal lusso, dai diamanti e dalle avventure amorose che dal potere: rimasta vedova del generale Leclerc, sposò Camillo Borghese, entrando a far parte della più antica e tradizionalista nobiltà romana. Questo non le impedì di continuare a far parlare di sé per i suoi amanti, i suoi capricci e il suo anticonformismo. La statua che Canova fece di lei quasi nuda creò uno scandalo difficile oggi ad immaginare. Ma a ben guardare i suoi peccati furono veniali: Paolina fu anche l’unica, nella sua tumultuosa famiglia, a essere vicina a Napoleone nei giorni dell’esilio, fino al punto di dargli i suoi tanto amati diamanti da vendere se avesse avuto bisogno di denari.

E chi è che introduce, presenta e riporta l’ordine fra questi quattro turbolenti protagonisti? Uno dei personaggi più adatti, anche nella realtà, a conciliare gli interlocutori inclini al litigio: Corrado Augias.

 

organizzazione Sabrina Filacchioni

coordinamento Ermelinda Bonifacio

direzione tecnica David Barittoni

luci Mario Feliciangeli


 

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