via
Tasso palcoscenico straordinario per
LA NOTTE DELLE DONNE
quarta edizione
RESISTENZE
La Giornata Internazionale della
Donna è stata istituita nel 1910 per ricordare l’incendio avvenuto l’8 marzo 1908 in
una fabbrica tessile a New York. Lì centoquarantasei operaie morirono perché,
dopo uno sciopero nel quale protestavano contro le terribili
condizioni in cui erano costrette a lavorare, vennero chiuse a chiave
nello stabilimento per evitare furti o interruzioni del ritmo produttivo, e
morirono arse vive.
A Roma, via Tasso è un indirizzo che
non si dimentica: un luogo di segregazione e violenza. Una palazzina di cinque
piani scelta dalla Polizia di Sicurezza come quartiere generale per gli
interrogatori delle categorie considerate pericolose per il Reich: militari e
renitenti dissidenti, partigiani ed ebrei. Naturalmente uomini e donne.
Abbiamo chiesto ad Ermelinda
Bonifacio di far riapparire in questo luogo Simone Weil, che scelse la
segregazione in una fabbrica per capire quale fosse la vera condizione operaia.
Daniela Piperno dà voce a due figure diversamente legate a via Tasso: Alba de
Céspedes e Carla Capponi. La prima, con il nome di battaglia di Clorinda, ha
preso parte alla resistenza ed ha raccontato in un diario tuttora inedito la
paura e il coraggio della clandestinità. La seconda, con il nome di battaglia
di Elena, ha partecipato all’attentato di via Rasella e ricorda la terribile
vendetta tedesca che ne seguì.
La Notte delle Donne è l’occasione
per scoprire storie, figure, caratteri e condizioni cui spesso erano riservati
l’ombra e il silenzio. Coloro che hanno parlato, scritto, lottato e spesso
pagato con la vita il loro coraggio hanno lasciato una traccia di potente
entusiasmo e di generoso invito ad accompagnarle. A distanza di un secolo le
seguiamo riscoprendo la forza della loro scelta, che invita all’ascolto donne e
uomini dotati del dono dell’attenzione e del piacere della parola.
Gioia Costa
Esplor/Azioni ringrazia il presidente del Museo,
Antonio Parisella, i suoi collaboratori e le sue collaboratrici.
E ringrazia inoltre: Giuseppe Balbo, Daniele
Bernardi, Monica
Guadagnini e Rosamaria Vaccaro.
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