nel 2007 prima
edizione di
LA NOTTE DELLE
DONNE
giovedì
8 marzo 2007, dalle ore 20
PALAZZO BRASCHI - MUSEO DI ROMA
promossa dall’Assessorato
alla Cultura della Regione Lazio e
dall'E.T.I.
in collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura del Comune di
Roma, con Zètema e Pav
Letture,
performance teatrali, proiezioni ed una mostra
Una notte dedicata alle donne. A quelle che hanno scritto,
dipinto, raccontato il mondo e a quelle che oggi si riconoscono in loro. Negli
eleganti spazi del Museo di Roma, giovedì 8 marzo, a partire dalle ore 20.00,
le parole di Amelia Rosselli, Mariangela
Gualtieri, Elsa
Morante e Margherita Sarfatti prenderanno vita grazie alla preziosa riunione di
Sonia Bergamasco, Maddalena Crippa, Michela Cescon e Giuliana Lojodice,
mentre nel cortile del Palazzo sarà possibile vedere alcune grandi interpreti
di ieri e di oggi nelle immagini scelte da Ciro
Giorgini e Roberto Carotenuto. Completa l’evento la mostra
internazionale “Dimensione Donna – Woman’s Dimension”, curata da Rosetta
Gozzini. Un’occasione rara per osservare alcune opere di Marina
Abramovic (Serbia), Vanessa Beecroft (USA), Mariela Gemisheva (Bulgaria),
Monica Grycko (Polonia), Tessa M. Den Uyl (Olanda), Tracey Moffat
(Australia) e Orlan (Francia), le
grandi donne dell’arte contemporanea che qui
affrontano il rapporto tra performance ed arti visive.
Gli spettacoli, ad ingresso gratuito, avranno inizio alle ore
20,00 e saranno replicati ogni ora e mezzo.
Giuliana Lojodice riporta nuovamente in vita i ricordi degli
ultimi anni di Margherita Sarfatti, dopo l’esilio in Sudamerica e il
ritorno in Italia nel 1947. Giornalista, intellettuale, critica d’arte e
scrittrice, la Sarfatti ha scritto una pagina fondamentale della storia
italiana, contribuendo tra l’altro alla fondazione del “Gruppo del Novecento”.
Quindi Sonia Bergamasco,
che ha vinto il Nastro d'Argento come attrice protagonista per La meglio gioventù e il premio Flaiano
per De Gasperi, ha presentato
la prima fase del suo incontro con Amelia Rosselli, e qui la poesia
diventa doppio della ricerca musicale della Bergamasco che tanto colpì Carmelo
Bene, con il quale nell'ultimo Pinocchio è
stata un'indimenticabile fatina. Subito dopo Maddalena Crippa, protagonista
della scena internazionale e premio Duse 2004, ha
fuso brani del suo spettacolo A sud dell’alma con altre poesie di Mariangela Gualtieri,
per una performance inedita che parla di passione, amicizia, dolore e speranza.
Infine Michela Cescon
ha letto brani di “Roma Doma”, un omaggio a Elsa Morante con il quale
svelare nuovi contorni dello sguardo veggente dell’autrice di La
Storia. Michela Cescon, che ha lungamente
collaborato in teatro con Valter Malosti, ha conosciuto con il cinema un grande
successo negli ultimi anni, prendendo parte a film di Matteo Garrone, Ferzan
Ozpeteck, Marco Tullio Giordana, Franco Battiato e all’opera prima di
Alessandro Angelini, Aria salata.
Nel corso della serata è stato
possibile visitare la mostra “Dimensione Donna – Woman’s Dimension” curata
da Rosetta Gozzini. Una scelta di opere che legano l’espressione teatrale
all’arte visiva contemporanea.
Ad
esempio le opere di Marina Abramovic, che sono caratterizzate in modo
essenziale dal corpo, dal suo segno e dalla sua esistenza. Orlan, invece, nota
per gli interventi chirurgici in diretta (in cui il corpo diventa mezzo di
trasformazione), denuncia gli stereotipi estetici e culturali per
ricostruire un altro sé. Ancora, nelle performance relative al tepidarium
del giardino dell’orticultura a Firenze, le modelle di Vanessa Beecroft
diventano bulbi che si danno senza remissione alla terra diventandone parte
integrante. Nel video dal titolo “Love” Tracy Moffatt racconta attraverso
celebri frammenti cinematografici il fenomeno dell’amore, associando le storie
personali con la storia sociale. Mariela Gemisceva con il video “Fashion Fire”
propone una ricerca ironica e provocatoria dedicata ai modelli della noda e del
glamour che tanto condizionano la società attuale. Nel video “Urv Ara
Rumbowlin” Tessa Manon Den Uyl interpreta due figure la cui identità è
sottolineata dalla tipologia dei costumi che indossano. È il racconto di una
metafora, di una metamorfosi interiore che termina in un viaggio spirituale,
più che fisico. L’installazione della madonna in ceramica di Monika Grycko accentua
l’espressione erotica e famelica della divinità. L’immagine della vergine si
fonde con quella primitiva di Eva e con quella ancor più primitiva di Lilith,
di cui il serpente vivo e libero ne è il simbolo.
Infine la voce: Camilla dell'Agnola e Sista Bramini sono state
apparizioni di viola, voce e arpa per accogliere le parole e le immagini della
notte.
Una notte che ha unito figure e forme molto diverse ma legate
da un filo tenace. Quello dell’attenzione, della scelta, della passione etica o
estetica che attraversa i secoli. Tasselli di un’immagine femminile forte ed
elegante, lontana dagli schemi e dagli stereotipi creati dalla pubblicità e
dalla televisione. Schemi che ricoprono sempre più spesso anche il senso
originario della giornata dedicata alle donne, data scelta per ricordare quel
terribile incendio che l’8 marzo 1909 uccise 146 operaie rimaste prigioniere
delle fiamme in una fabbrica tessile di New York.
LA NOTTE DELLE DONNE
Palazzo
Braschi, Piazza di San Pantaleo 10 – Roma
8 marzo 2007 a
partire dalle ore 20
ingresso
gratuito
Informazioni
: 348 6447337 - 339 8019336
Ideazione e
direzione artistica di Gioia Costa