NAPOLEONE
E L’ITALIA
Quattro sono i personaggi
evocati in questa pièce dal Narratore: Charles Maurice Périgord de
Talleyrand, Principe di Benevento, il più geniale voltagabbana del suo secolo,
quello che Napoleone definì con rara volgarità “un sacco di merda in una calza
di seta”; il fastoso e piumatissimo Gioacchino Murat, bellimbusto
fascinoso e generale impetuoso; una morbidissima Paolina, qui non soltanto
smagliante di bellezza provocatoria, ma imprevedibilmente coinvolta nelle
trame della grande politica: e, naturalmente, Lui, Napoleone Buonaparte, prima
e dopo che quella U italiana scomparisse dal suo nome.
Italiano, Napoleone?
Certamente, per origine indiscutibile, ma, come lo sono molti italiani, più
radicati nella loro propria terra, regione, paese, che nella loro identità nazionale.
Còrso, sì, fino al midollo, di quell’isola scabrosa e violenta, di cui conservò
le tracce per tutta la sua vita.
E francese, di una patria
all’origine detestata da ribelle e poi, per tutta la sua vita, amata fino
all’adorazione, come una scelta che avvolgeva la sua grandezza.
I quattro personaggi
convengono qui, all’Hotel Gallifet, dimora di Maurice de Talleyrand, che
conserva ancor oggi vestigia preziose della sua presenza; convocati da un
Narratore che ne stimola i ricordi e ne provoca i conflitti.
Tema centrale di questo
insolito convegno: il rapporto che legava Napoleone e l’Italia: un complesso di
sentimenti contrastanti: venerazione della sua grande storia, spregio per
le sue condizioni politiche del tempo, ammirazione della sua arte, concupiscenza
delle sue donne, brama di ridestarne la grandezza: sempre all’ombra, comunque,
della sua grande sorella.
Attorno a questo tema si
animano le passioni, i sentimenti e i risentimenti degli altri tre personaggi,
che evocano aspetti diversi, e non generalmente noti, della vita di
quell’italiano anomalo, senza risparmiarsi alcuni beffardi riferimenti al
presente.
È questa la giusta occasione
per ringraziare Rossana Rummo, che ci ha invitato a riprendere qui a Parigi
questo nostro piccolo spettacolo che è stato creato nel 2009 a
Roma da Esplor/Azioni, al Museo
Napoleonico, alla presenza del Presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano.
E’ forse valsa la pena di
resuscitare quel tema oggi, a quasi centocinquant’anni dall’unificazione di
quell’Italia che fu per la prima volta ridestata dai cannoni di Marengo.
Giorgio e Maria Stella
Ruffolo |