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Cristina di Belgiojoso   PDF  Stampa  E-mail 


Amanda Sandrelli

in 

CRISTINA DI BELGIOJOSO

La principessa rivoluzionaria

musiche originali del fondo Maffei de Lutti e Belgiojoso

eseguite da Corrado Ruzza (pianoforte) e Oksana Lazareva (contralto)

a cura di Gioia Costa

 

Biblioteca civica di Riva del Garda

7 marzo 2012 | ore 21

Ingresso libero

 

Un omaggio a Cristina di Belgiojoso, femminista ante litteram, bella, coraggiosa, cosmopolita, ricchissima. Dà vita a Parigi a un salotto letterario frequentato da Bellini, De Musset, Balzac, Liszt, La Fayette; ispira grandi amori, è ammirata da poeti, musicisti, storici e uomini politici e tratta direttamente con re e capi di stato.

Volitiva, colta e indipendente, principessa e grande lavoratrice, Cristina non dimentica il suo impegno sociale: è ardente patriota, protagonista delle vicende dell’unificazione italiana: a Parigi si occupa dell’assistenza agli esuli, in Italia apre asili nido e crea scuole maschili e femminili che suscitano scandalo fra i benpensanti dell’epoca. Lo stesso Manzoni commenta con sarcasmo la sua mania di insegnare ai contadini a leggere e scrivere, chiedendosi: “Ma quando saranno tutti eruditi, chi zapperà la terra?”

Mazzini aveva intuito le sue qualità eccezionali, e la nomina direttrice degli ospedali romani. Cristina, molto prima di Florence Nightingale, mette insieme un corpo di crocerossine volontarie di ogni ceto sociale, dalle borghesi alle prostitute, che offrono, sì, il fianco a qualche critica, sempre dei soliti benpensanti, ma che si rivelano straordinariamente efficienti e organizzate nel proprio lavoro.

Con la casa editrice da lei creata, pubblica libri e saggi, di vari autori ma anche suoi: fra questi nel 1860 pubblica Della presente condizione delle donne e del loro avvenire, nel quale analizza le cause dell’emarginazione della donna, che ha radici in tempi lontani e dipende in gran parte dall’esclusione dagli studi. È lì che bisogna farsi strada: è lì la porta aperta per l’emancipazione: è per questo che ha creato scuole, non solo maschili ma anche femminili.

Un omaggio, quindi, a Cristina di Belgiojoso, e alle sue tante vite parallele, e intrecciate fra di loro, esempio di coraggio e indipendenza che all’Italia fa onore.

Gioia Costa


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